THE PROBLEM IS NOT ONLY BERLUSCONE, IF LISTEN PRODI(PRESIDENT OF THE EUROPEAN COMMISIONER) ON WAR, IT'S THE SAME POSITION...In Italia tutti i partiti borghesi della destra e della sinistra sono d’accordo con la guerra all’Afghanistan dichiarata dai padroni U.S.A. Azeglio Ciampi: questi attacchi contro gli Stati Uniti che “ colpiscono e offendono” ogni Nazione, “ richiedono una lotta senza quartiere contro il terrorismo. Sappiamo di difendere in questo modo i valori che sono alla base della civiltà e della pacifica convivenza tra i popoli. I popoli liberi devono essere uniti e compatti nella risposta a questo attacco di guerra contro il mondo civile. Dobbiamo lavorare insieme in assoluta comunità di intenti per la difesa di quei valori a cui gli Stati Uniti hanno fornito un contributo impagabile e che sono stati barbaramente violati oggi. I terroristi debbono sapere che i loro gesti criminali saranno puniti”. Dal Corriere della Sera di Mercoledì 12 Settembre Silvio Berlusconi: “ La reazione degli U.S.A. quando ci sarà, sarà pesante. Non si tratterà di buttare due missili e via. …..c’è consapevolezza che sarà dura anche per noi, per tutti sostenere la doverosa e sacrosanta guerra al terrorismo, ma quale che sia la richiesta che ci arriverà dagli U.S.A. noi saremo al loro fianco, perché siamo loro amici e combatteremo assieme a loro il terrorismo con ogni mezzo”. Dal Corriere della Sera di Sabato 15 Settembre Stato del Vaticano: “ Non è vero – ci ha detto confidenzialmente un collaboratore del Papa – che la Santa Sede sia per una posizione pacifista e passiva. Comprendiamo che una reazione è necessaria, ma speriamo che sia nel segno della giustizia e non della vendetta”. Dal Corriere della Sera di Sabato 15 Settembre Giovanni Berlinguer (candidato alla segreteria dei DS): “Negli Stati Uniti c’è stato un atto di aggressione contro il popolo americano che è anche un delitto contro l’umanità. Si può dire guerra o terrorismo ma è certo che ci deve essere una risposta degli USA e degli alleati, individuando i colpevoli e mettendoli in condizione di non nuocere”. Berlinguer ricorda che subito dopo l’attacco, alla Festa nazionale dell’Unità “ abbiamo organizzato una manifestazione di solidarietà al popolo e al governo USA e al presidente Bush”. Dal Corriere della Sera di Venerdì 14 Settembre NOW THE POSITION OF MANY WORKINGMEN IN THE PRINCIPAL GREAT FACTORY OF ITALY Il governo americano ha dichiarato guerra Vuol punire gli autori dell’attentato di Martedì 11 settembre. Chi sono gli autori? I terroristi islamici gridano tutti. Dove abitano i terroristi islamici? A Kabul gridano ancora tutti. Cosa fare per punirli? Bombardare l’Afganistan. Tutti sono sicuri che è l’unica soluzione. La civiltà di cui tutti parlano è questa. Guai a chi osa mettere in discussione questa tragica sequenza di idee. I più critici hanno un solo problema. Bombardiamo a tappeto una città di più di un milione di abitanti o solo i quartieri dove i terroristi islamici abitano? Ammazziamo centomila o solo diecimila afgani? Per accontentare i più duri si potrebbe organizzare il secondo olocausto della storia moderna: prendere gli islamici e rinchiuderli nei campi di concentramento fuori New York, solo per difenderli dalla rabbia del popolo americano e se anche in una notte tutte le loro piccole botteghe venissero assaltate e date al fuoco non sarebbe che poca cosa di fronte a ciò che i loro fratelli hanno combinato a Manhattan. Basta ascoltare bene capi politici, giornalisti televisivi, esperti militari per capire oggi come è stata possibile la seconda guerra mondiale con 25 milioni di morti, i campi di concentramento contro gli ebrei accusati di essere nemici della civiltà europea . I nemici più micidiali dell’America sono i governi americani. Non si può opprimere e rapinare popoli interi, produrre ovunque miseria e disperazione, a cominciare dall’America stessa, e non mettere in conto nessuna reazione. I morti di martedì hanno pagato con la vita l’azione del governo americano, l’azione degli industriali di Wall Street. Bush e i suoi consiglieri devono costruire il nemico esterno contro cui scatenare la rabbia dei superstiti. Sarebbe la loro fine se gli operai americani, i settori di piccola borghesia rovinata dalla crisi individuassero nel proprio governo e nei propri padroni i responsabili di tutto. Non è stato l’attentato a produrre la recessione negli USA, è stato viceversa il tentativo di evitare la recessione scaricandola sugli altri paesi che ha prodotto la rabbia antiamericana sfociata nell’attentato. Ora vogliono sfruttare l’attentato per rilanciare i loro affari, lo usano per licenziare migliaia di operai, vogliono rilanciare l’economia con la guerra, ancora poveri contro poveri, operai contro operai. I padroni e i borghesi dei paesi più forti sfruttano la situazione per dare del terrorista a chiunque lotta contro il loro sistema di sfruttamento. Dietro l'onda dei fatti americani puntano ad un rafforzamento dell'azione di polizia per reprimere ogni protesta. In realtà quando parlano di guerra al terrorismo, per la difesa della civiltà, intendono guerra alla ribellione degli operai e dei poveri del mondo per difendere la propria ricchezza. La loro lurida propaganda non ci convincerà a sostenere che è giusto fare una guerra contro gli afgani o contro chiunque altro. Niente produce più terrore di essere poveri sotto il tallone della prepotenza dei ricchi, dei loro eserciti, dei loro corpi speciali. Gli operai non hanno nemici fra altri operai, non li hanno fra le masse di poveri del mondo intero. Il loro nemico è il loro stesso padrone. Se una guerra va fatta, visto che è di moda parlare di guerra, sia la guerra dei poveri contro i ricchi, degli operai del mondo contro i padroni di tutti i paesi. Associazione per la Liberazione degli Operai (THE NAME OF ASSOCIATION FOR THE LIBERATION OF WORKINGMEN) Operai e delegati delle fabbriche: ex Goodyear- Cisterna di Latina Nuova Scaini- Cagliari Fiat Rivalta (TNT)- Torino Ex Falck- Sesto San Giovanni Fiat New Holland-Modena Ferrarimodena ceramica-Sassuolo Meta SPA- Modena Radici Chimica- Novara Sofer- Pozzuoli (Na) Siemens-Cassina de Pecchi Mistel- Pomezia ex General Quattro- Pomezia Olcese Filati- Novara Ansaldo Trasporti-Napoli Innse Presse- Milano Terim- Modena Pirelli- Figline Valdarno Marelli ex Borletti Corbetta (Mi) Ex Riva Calzoni- Milano Alenia- Pomigliano www.operaicontro.org www.asloperaicontro.org Questa la risoluzione ufficiale approvata il 21-9-2001 dai seguenti gruppi operai d’italia IN SOLIDARITY WITH NO CENSORSHIT IN INDYMEDIA BELGIUM...